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sabato 19 novembre 2011

I passeggeri di un volo low cost hanno dovuto fare una colletta per pagare il pieno all'aereo

I passeggeri di un volo low cost sono stati costretti a fare una colletta per mettere insieme la cifra necessaria a pagare il carburante per l'ultima tratta del viaggio

Da :
I passeggeri del volo Comtel Air, partito da Amristar, in India, e diretto a Birmingham, in Inghilterra, probabilmente ancora non credono alle loro orecchie: infatti, durante la sosta prevista a Vienna per rifornire di carburante il Boeing 757 su cui volavano, si sono sentiti dire che il bestione alato non sarebbe ripartito se loro non avessero fatto una colletta per pagare il pieno.
Il Daily Mail ha infatti raccontato che la compagnia aerea ha chiesto a tutti i passeggeri di mettere insieme l’incredibile cifra di 20 mila sterline, cioè circa 23 mila euro, per riempire il serbatoio dell’aereo del carburante necessario per ultimare il viaggio. La richiesta ha ovviamente scatenato la rabbia dei passeggeri che per oltre sei ore sono rimasti bloccati in aeroporto, fino a quando non sono stati trovati i soldi per pagare il carburante. Gli sfortunati passeggeri del volo sono stati anche scortati dalla polizia per andare a prelevare i soldi e, nonostante avessero già pagato 550 sterline per il biglietto, in molti hanno alla fine acconsentito a contribuire a pagare il carburante.

Naturalmente adesso la compagnia ComTel, scelta per facilitare i viaggi tra India e Regno Unito  attraverso voli low cost, dovrà rispondere dell’accaduto anche se ancora nessun responsabile ha risposto alle domande dei giornalisti. Bhunpinder Kandra, direttore del servizio passeggeri di Comtel Air, si è limitato a dire che quello che è accaduto «non doveva succedere»; però, conclude, «Le persone che hanno pagato saranno rimborsate». Come se non bastasse, alcuni passeggeri sono addirittura rimasti bloccati ad Amristar, in India, a causa della cancellazione dei voli per Birmingham. Un portavoce del ministro degli esteri ha fatto sapere di essere al corrente «del fatto che alcuni cittadini inglesi hanno avuto dei problemi con la Comtel Air, per quanto riguarda i voli da Amristar verso Birmingham via Vienna», aggiungendo di essere «in contatto con le autorità aeroportuali».

venerdì 18 novembre 2011

DI PIETRO A SPECIALE BALLARO' DEL 12/11/2011

ANTONIO DI PIETRO DI IDV INTERVIENE ALLO SPECIALE BALLARO' 
ANDATO IN ONDA IL 12 NOVEMBRE E NEL CORSO DEL QUALE, 
UN INTERVENTO MOLTO SIGNIFICATIVO...
E' PIU' FACILE PERO' CREDERE, SULLA BASE DELLE ESPERIENZE, 
CHE RIMANGANO SOLO BELLE PAROLE MA... SI SA, LA SPERANZA 
E' L'ULTIMA A MORIRE ! 
MAGARI TORNA AD ESSERE IL DI PIETRO DEI TEMPI PRECEDENTI AL 
SUO INGRESSO IN POLITICA, QUANDO QUELLI CHE OGGI SONO SUOI 
COLLEGHI, TREMAVANO AL SOLO SENTIRLO NOMINARE. 
QUEL DI PIETRO INQUISITORE CHE FACEVA TREMARE 
IMPRENDITORI E POLITICI CON LE INCHIESTE DI "MANI PULITE". 
QUANDO DI PIETRO ERA UN P.M. !!! 









GELMINI - PRIMA DI ANDAR VIA, UN'ALTRA DELLE "SUE".

RIPORTIAMO INTEGRALMENTE UN ARTICOLO DE "IL CORRIERE DELLA SERA"  
DEL GIORNO 16/11/2011.


 

L' ultimo regalo del ministro Gelmini

Il 74enne Gennaro Ferrara, noto come «prof. Parentopoli», nel consiglio del Cnr


Merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito, merito. Fa impressione metterle tutte in fila, vero? Bene: per trentasette volte Mariastella Gelmini, poco prima di diventare ministro dell' Istruzione, scrisse la parola «merito» nella sua proposta di legge 3423. E in questi anni non ha fatto che ripetere: «Non è più possibile andare avanti con il nepotismo dentro le università». Fedele ai convincimenti granitici, ha raccontato sul Secolo XIX Francesco Margiocco riprendendo una denuncia del sito web «Articolo 33», la signora ha dunque deciso di chiudere l' esperienza ministeriale con una nomina impareggiabile. E ha piazzato nel consiglio di amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche un giovane astro nascente della politica del merito: Gennaro Ferrara, 74 anni, collezionista di poltrone di ogni genere ma soprattutto per 23 anni rettore di quella che probabilmente è l' università più nepotista d' Italia, la napoletana «Parthenope». Oltre a finire sui giornali come il peggiore ateneo del Paese nella classifica del Sole 24 ore o per una stupefacente convenzione con la Uil che assicurava ai suoi iscritti un riconoscimento fino a 60 crediti per la laurea triennale in giurisprudenza con uno sconto di un anno su tre, il prof. Ferrara è celeberrimo tra gli amanti dell' «University Horror Show» per il grappolo di parenti piazzati nel suo regno. E per la strepitosa intervista data a Nino Luca, autore di Parentopoli / Quando l' università è affare di famiglia . Un' intervista dove, vistosi rinfacciare di aver sistemato nella «sua» università «la seconda moglie, il di lei fratello, una figlia e i mariti delle due figlie», l' allora rettore rispondeva così: «Io vorrei parlare con un giornalista che faccia un articolo forse più stucchevole ma che, con argomentazioni e approfondimenti, possa farsi capire dal lettore. Se noi trattiamo "Parentopoli" in termini scandalistici non va bene. Glielo dice sa chi? Il secondo di otto figli di un operaio. Io invidiavo quelli che nascevano nelle famiglie di un certo... Le posso dire con orgoglio che nessuno può chiedermi chi mi ha aiutato. I miei parenti, mia figlia, devono dimostrare ogni giorno di valere. Ma perché non intervistate loro?». «Chi?», gli chiedeva Nino Luca: «i due generi Federico Alvino (che tutti danno come il suo successore designato) e Gabriele Carbonara? Sua figlia? La sua seconda moglie e suo fratello? Chi devo intervistare?». «Tenga presente una cosa. Se vuole, lei può parlare con loro ma non è giusto "stare scritti" sui giornali...». Grazie per il regalo d' addio, signor ministro: proprio l' uomo giusto per rilanciare il Cnr e la politica del merito

Stella Gian Antonio

(16 novembre 2011) - Corriere della Sera

IN DIRETTA DALLA CAMERA



IN DIRETTA DALLA CAMERA, LA DISCUSSIONE SULLE 
"COMUNICAZIONI DEL GOVERNO".


VEDI LA DIRETTA QUI'

mercoledì 16 novembre 2011

LISTA MINISTRI GOVERNO MONTI

Ecco la lista dei ministri letta dal presidente del Consiglio Mario Monti dopo aver sciolto la riserva al Quirinale:







ministero dell'Economia e delle finanze: Mario Monti

ministro della Difesa: Giampaolo Di Paola
ministro dell'Interno: Anna Maria Cancellieri
ministro della Giustizia: Paola Severino
ministro degli Esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata
ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con delega alle Pari Opportunità: Elsa Fornero
ministero dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti: Corrado Passera
ministero delle Politiche agricole e forestali: Mario Catania
ministero della Sanità: Renato Balduzzi
ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio: Corrado Clini
ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca: Francesco Profumo
ministero per i Beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Antonio Catricalà
Ministri senza portafoglio:
Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi
Turismo e sport: Piero Gnudi
Coesione territoriale: Fabrizio Barca
Rapporti Parlamento: Piero Giarda
Cooperazione internazionale e integrazione: Andrea Riccardi.

DA : WWW.ILSOLE24ORE.COM

GOVERNO MONTI - TRA POCO LISTA MINISTRI

Nasce il governo Monti, tra poco lista dei ministri

Il presidente del Consiglio incaricato da Napolitano per sciogliere la riserva. Si prolunga l'attesa. Uno studente posta su Twitter, 'il primo nome e' Ornaghi'







Ansa - 16 novembre, 13:21

Nasce il governo Monti: il premier incaricato presenta la lista dei ministri in Quirinale, poi nel pomeriggio il giuramento.

Dura da quasi un'ora e venti l'incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. I cronisti sono in attesa davanti alla porta che conduce allo studio alla Vetrata, dove Napolitano sono arrivati dopo un primo faccia a faccia nella 'Palazzina', l'area privata del palazzo dove risiede il capo dello Stato.

CASCELLA,TEMPO DI BATTERE LISTA,PARTITA FINITA
- "Ci sono stati gli ultimi contatti che il presidente del Consiglio ha voluto fare. Ora c'é il tempo di battere la lista e poi la partita è finita". Il portavoce del presidente della Repubblica, Pasquale Cascella, risponde così ai giornalisti che gli chiedono i motivi del ritardo per rendere nota la lista dei ministri.

RIUNIONE VERTICI PDL DA BERLUSCONI  - E' convocata per le 13 a Palazzo Grazioli una riunione tra Silvio Berlusconi e i vertici del Pdl. All'incontro sono previsti i capigruppo del partito, il segretario del Pdl Angelino Alfano e i coordinatori. Berlusconi ha convocato per questa sera l'ufficio di presidenza del Pdl. All'ordine del giorno la discussione sul nuovo esecutivo guidato da Mario Monti.

CAMERA, ALLE 18:30 CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO 
- La conferenza dei Capigruppo della Camera è convocata per le 18:30 di oggi. Durante la riunione saranno decisi i tempi per il dibattito sulla fiducia al nuovo governo.

CONFERENZA CAPIGRUPPO SENATO ALLE 16 
- La Conferenza dei capigruppo del Senato è convocata alle ore 16 per stabilire quando il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, sciolta la riserva e presentata la lista dei ministri, verrà al Senato per ottenere la fiducia. L'Aula dovrebbe essere convocata per domani, probabilmente nel pomeriggio.

INCONTRO CON ALFANO - Oltre tre ore di faccia a faccia tra Mario Monti e Angelino Alfano per trovare una soluzione per la squadra di governo che alla fine, anche per i veti incrociati, non dovrebbe avere Gianni Letta e Giuliano Amato. Potrebbe esserci una novità invece per la Giustizia con il nome di Paola Severino, circolato in ambienti del Pdl proprio mentre era in corso il vertice a Palazzo Giustiniani. Il segretario del Pdl ha lasciato il palazzo senza fare dichiarazioni.

martedì 15 novembre 2011

COMUNICATO STAMPA DEL SENATO


 Comunicati stampa del Senato

14 novembre 2011
Governo: programma delle consultazioni del senatore a vita Mario Monti a Palazzo Giustiniani
Le consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato, senatore a vita prof. Mario Monti, proseguiranno nella giornata di domani con il seguente calendario:
Martedì 15 novembre mattina
  • 9.30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico
  • 11.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà
Martedì 15 novembre pomeriggio
  • 15.00 Rappresentanza delle parti sociali
    (Confindustria - R.ETE. Imprese Italia - Alleanza delle Cooperative - COPAGRI - CONFPROFESSIONI - CIA - CONFAPI - FORUM TERZO SETTORE - ABI - ANIA - Coldiretti - Confagricoltura - CGIL - CISL - UIL - UGL - CONFSAL - SINPA)
  • 16.30 Rappresentanza della Rete Nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri di Parità
  • 17.00 Rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell'ANCI e dell'UPI
  • 17.30 Rappresentanza del Forum nazionale dei giovani

lunedì 14 novembre 2011

GOVERNO MONTI - PRIMA "DURA" GIORNATA

Monti: 'Forse sacrifici non lacrime e sangue, chiedo apporto politici, ma capirei loro no'

Il professore: 'Non accetto esecutivo a tempo, nuovo governo per durare fino al 2013'. Pdl, nessun consenso al buio. Bossi dice no e riapre il parlamento della 'Padania'







Ansa - 14 novembre, 20:34

"Il mio impegno è rivolto a permettere che la politica possa trasformare questo momento difficile in una vera opportunità con una condivisione su un progetto di rilancio". Così Mario Monti in conferenza stampa.

"Quasi sempre quel che giova ai giovai giova al Paese e questo vale anche per le donne", lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti, annunciando che domani incontrerà anche i rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani. "La politica deve essere molto attenta a chi voterà in futuro".

"La predeterminazione della durata toglierebbe credibilità al governo, non accetterei una definizione temporale".

"Che i segretari di partiti siano presenti nel governo non è condizione indispensabile ma è indispensabile invece un convinto appoggio su caratteristiche, valori e configurazione del governo".

LE CONSULTAZIONI:

Ecco la giornata seguita in diretta.

19:50 - TERZO POLO, MONTI HA SPERANZA SIA ANCHE POLITICO - Casini, Rutelli e Bocchino a Mario Monti hanno detto di andare avanti con coraggio, aggiungendo - riferiscono dopo le consultazioni fonti del Terzo Polo - di essere pronti ad entrare direttamente nel governo, se il premier incaricato lo chiede. Monti, hanno riferito ancora, non perde le speranze di avere nell'esecutivo esponenti politici ed il Terzo Polo auspica che il proprio sì ad un ingresso diretto possa dare al premier incaricato maggiore forza nel chiedere a Pdl e Pd di entrare nel nuovo governo.

18:32 - FINI, POLITICA RITROVI COESIONE PER CREDIBILITA' PAESE -
"In queste cruciali giornate la politica deve saper ritrovare la coesione necessaria per restituire all'Italia credibilità internazionale e far ripartire il motore della crescita economica". Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla presentazione del libro 'Patria. Un'idea del nostro futurò.

17:35 - DI PIETRO,PER OK MONTI VEDERE SQUADRA E PROGRAMMA - "Non c'é nessuna preclusione ma il nostro voto è condizionato alla valutazione di squadra e programma". Così il leader dell'Idv Antonio Di Pietro al termine dell'incontro con il premier incaricato Mario Monti.

17:15 - MATTEOLI: DA MONTI GARANZIE CHIESTE DA PDL O VOTO - "Il governo Monti può nascere solo se ci sono le garanzie chieste dall'Ufficio di Presidenza del Pdl". "Se le garanzie avanzate dal Pdl scaturite da una sintesi politica fossero misconosciute, il ricorso alle urne, che in democrazia non è mai una jattura, sarebbe l'unica opzione possibile". Lo dichiara Altero Matteoli.

17:08 - NAPOLITANO: ORA BISOGNA SPRIGIONARE MASSIMA COESIONE - "Dobbiamo realizzare la massima coesione per permettere all'Italia di essere protagonista come lo è stata in passato":lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'Accademia dei Lincei chiedendo "di sprigionare uno sforzo collettivo che purtroppo negli ultimi tempi è mancato".

16:48- LA LEGA RIAPRE IL PARLAMENTO DELLA 'PADANIA' - La Segreteria Politica della Lega Nord, presieduta da Umberto Bossi, riunitasi in data odierna presso la Sede Federale di via Bellerio, ha ratificato la linea politica già espressa a Mario Monti. La Segreteria ha anche deciso la riapertura del Parlamento della Padania che tornerà a riunirsi il prossimo 4 dicembre. Oltre ad Umberto Bossi, neppure i presidenti dei gruppi di Camera e Senato della Lega Nord Marco Reguzzoni e Federico Bricolo - tutti a Milano per partecipare alla direzione del partito - andranno dal presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, che sta ricevendo le delegazioni dei partiti per la formazione del nuovo governo.

16:22 - CICCHITTO: COLLABORIAMO MA NO CONSENSI AL BUIO - Quello del Pdl sarà un "atteggiamento costruttivo" nei confronti di Monti "a condizione che ci si confronti su una proposta programmatica e sulla struttura del Governo. Nessuno può pensare a consensi al buio anche perché noi dovremo portare una precisa proposta all'Ufficio di Presidenza". Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto. "Berlusconi - ricorda il capogruppo del Pdl alla Camera - non è stato sfiduciato dal Parlamento: ha fatto un passo indietro con grande senso di responsabilità perché, anche per la secessione di alcuni deputati, si era creata una situazione di stallo alla Camera, mentre invece per un verso la Ue per altro la finanza internazionale chiedono governi con maggioranze ampie e stabili per fare manovre economiche molto incisive".

15:14 - PIONATI: PER MONTI ORIZZONTE TEMPORALE E' 2013 - "Monti ci ha detto che non avrebbe mai accettato nessun incarico a termine e che il suo governo guarda alla scadenza naturale della legislatura". E' quanto riferisce il segretario dell'Adc Francesco Pionati, al termine dell'incontro con il premier incaricato Mario Monti.

14:40 - ANTONIONE: MONTI VUOLE ANCHE MINISTRI POLITICI - Mario Monti vuole una ''rappresentanza politica ai massimi livelli'' del governo il che significa anche a livello di ministri. Lo ha detto Roberto Antonione, del gruppo dei Liberali per l'Italia, al termine del colloquio con il presidente del Consiglio incaricato. Antonione ha spiegato che questo è il desiderio del 'Professore': "A lui farebbe piacere che ci fossero politici anche a livello di ministri oltre che di sottosegretari". Alla domanda se su questo punto Monti sia stato esplicito, l'ex parlamentare del Pdl ha risposto: "ha detto chiaramente che vuole una rappresentanza politica ai massimi livelli nel governo; e quando gli abbiamo chiesto se intendesse a livello di ministri lui ha risposto di sì". Alla domanda se il presidente del Consiglio incaricato abbia chiarito di quali partiti questi rappresentanti debbano essere espressione Antonione ha risposto: "no, non lo ha detto, ma la mia impressione è che intendesse i partiti principali".

14:25 - TELEFONATA VAN ROMPUY-MONTI - Il presidente del Consiglio Ue Herman van Rompuy ha avuto una conversazione telefonica con il premier incaricato Mario Monti. Lo riferiscono i suoi collaboratori.

14:07 - BOSSI A MONTI: NO FIDUCIA, DECIDEREMO CASO PER CASO - Umberto Bossi ha contattato telefonicamente Mario Monti. Nel colloquio "cordiale e collaborativo" Bossi ha confermato l'indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro Governo e la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti. Ne dà notizia un comunicato.

13:58 - NENCINI, PER MONTI PARTITA MINISTRI-POLITICI NON FINITA - Monti "non ritiene finita la partita". Così il segretario del Psi, Riccardo Nencini, risponde ai cronisti che gli chiedono dell'ipotesi di fare entrare le forze politiche con loro ministri nel nuovo esecutivo, al termine dell'incontro con il premier incaricato.

13:57 - BARROSO A MONTI, CONFIDIAMO IN LEI PER SUPERARE DIFFICOLTA' - "Sono certo che lei saprà affrontare con successo le difficoltà economica che l'Italia attraversa in questo momento, affinché il paese possa al più presto tornare ad essere il grande protagonista dell'Europa comunitaria che è sempre stata nel passato". Così José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europa, in una lettera inviata a Mario Monti.

13:29 - IANNACCONE, SI DISCUTE SU PRESENZA POLITICI - A proposito della presenza di politici nel futuro governo, il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti "ha detto che c'é una discussione in corso". Così Arturo Iannaccone, di Noi Sud, al termine del colloquio con Monti nell'ambito delle consultazioni avviate a palazzo Giustiniani.

13:11 - UE, MONTI CHIARO SU RIGORE CONTI E RIFORME - Monti, nel suo discorso, è stato chiaro fin da subito nel sottolineare la necessità di rigore ed equilibrio tra consolidamento di bilancio e riforme strutturali: così il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn commentando le parole del presidente del Consiglio incaricato Mario Monti.

12:58 - REHN, CON NUOVO GOVERNO DIAGNOSI NON CAMBIA - La nostra diagnosi dell'economia italiana non cambia solo perché è cambiato governo in Italia: lo ha detto oggi il portavoce del commissario agli affari economici Olli rehn.

12:54 - TELEFONATA BARROSO-MONTI QUESTA MATTINA - Il presidente della Commissione Ue José Barroso ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti: lo ha detto oggi un portavoce della Commissione.

12:49 - NUCARA, MONTI HA PARLATO DI MOLTI SACRIFICI - Il presidente del Consiglio incaricato ha parlato "di un programma importante con molti sacrifici", sottolineando però che questi sacrifici saranno "accompagnati" da interventi sulla crescita. Lo ha detto Francesco Nucara, del Pri, dopo il colloquio con Mario Monti a Palazzo Giustiniani.

12:42 FINI, FIDUCIA ENTRO VENERDI' - "Credo che il governo Monti nascerà ed entro venerdì avrà ricevuto la fiducia in entrambi i rami del Parlamento", ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a Gr Parlamento.

12:17 - LA MALFA, PER MONTI CRESCITA ESSENZIALE COME RIGORE - "Monti è perfettamente consapevole che la crescita è un elemento essenziale" tanto quanto il "risanamento" e che "i conti si possono far quadrare solo se insieme al risanamento c'é la crescita". Lo ha detto Giorgio La Malfa, esponente dei Liberaldemocratici, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio incaricato. Crescita e risanamento, ha insistito La Malfa, per Monti devono essere "due sforzi contestuali".

11:50 - CAMUSSO, SERVE PATRIMONIALE GRANDI RICCHEZZE - "Al presidente Monti sottolineeremo che le ricette finora presentate non sono utili e ascolteremo cosa ci dirà. L'Italia ha bisogno di un'altra politica economica che si basi sull'equità sociale e bisogna partire dalla redistribuzione fiscale, da una patrimoniale sulle grandi ricchezze". Lo ha detto la leader Cgil, Susanna Camusso.
Monti incontrerà le parti sociali domani alle ore 15.

11:24 - MARCEGAGLIA, ORA ABBASSARE TONI FARE RIFORME - "I partiti pensino soprattutto al bene del Paese, quindi si abbassino i toni", afferma il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, aggiungendo che "è molto importante che questo governo nasca presto e metta mano alle riforme fondamentali per tornare a crescere". Secondo Marcegaglia il compito di Monti di tenere insieme i partiti "é difficile", ma bisogna evitare "situazioni in cui alcuni si vogliono vendicare, situazioni che non vanno assolutamente bene: bisogna collaborare seriamente".

11:22 - NAPOLITANO: FASE DELICATISSIMA E CRUCIALE - "Comprenderete come la delicatissima e cruciale crisi di governo apertasi in Italia mi impegni in modo tale da impedirmi di essere questa mattina con voi". Così il presidente della Repubblica si rivolge ai partecipanti della sessione autunnale del Consiglio Esecutivo del Pam ai cui lavori, per la crisi, non ha potuto prendere parte.

11:16 - DELL'ARINGA: MINISTRO? ACCETTEREI INCARICO - Carlo Dell'Aringa si dice pronto ad assumere un ruolo ministeriale (welfare?) se chiamato da Mario Monti. "Premesso che non ho ancora ricevuto nessun rapporto ufficiale in merito - ha spiegato Dell'Aringa, docente all'Università La Cattolica di Milano - e che quindi anch'io posso basarmi solo su quanto scrivono i giornali, posso dire che accetterei senz'altro questo incarico"."La mia speranza - conclude - è in ogni caso quella che questa fase interlocutoria si possa concludere rapidamente e felicemente".

10:57 - AMATO: IO TECNICO O POLITICO? UN ERMAFRODITA - Sul futuro governo "non so nulla". Lo ha affermato Giuliano Amato, il quale alla domanda 'presidente, lei si considera di piu' un tecnico o un politico?' ha risposto: "forse un ermafrodita". Amato ha risposto così alle domande dei cronisti in merito alla composizione del futuro esecutivo, a margine del convegno 'Europa 2020: rendere l'Italia protagonistà, in corso all'Accademia nazionale dei Lincei.

10:47 - MONTI AVVIA CONSULTAZIONI DA MINORANZE LINGUISTICHE - Sono iniziate da pochi minuti a Palazzo Giustiniani le consultazioni del premier incaricato Mario Monti per la formazione del nuovo Esecutivo. Il primo incontro è con la rappresentanza parlamentare Minoranze linguistiche-Valle d'Aosta.

10:26 - CASINI: FORSE POLITICI MA NON PARLAMENTARI IN CARICA - Il governo Monti sarà "con politici ma non con parlamentari in carica". E' questa la previsione del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato nel corso di 'Mattino 5'. "Mi sembra di capire che il Pdl e il Pd preferiscano un Esecutivo senza politici", dice il leader centrista. A chi gli chiede un commento su Gianni Letta , Casini replica: "Sono uno di quelli che più lo stima. Ha dimostrato di essere anche in questa vicenda un grande servitore dello Stato".  Berlusconi "é un uomo tenace" ma "personalmente non credo possa avere un grande futuro politico". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini intervistato a Mattino 5. Il leader centrista sottolinea come l'episodio del lancio di monetine "forse sia stato enfatizzato" ma come comunque "non gli sia piaciuto". Sono scene, dice infatti Casini, che "mi hanno fatto tristezza. L'avversario non è un nemico. Berlusconi si è dimesso, la partita è finita. Oggi - conclude - è un esponente che rappresenta tanti italiani e va rispettato".

BERLUSCONI - PER LA STAMPA, VA VIA SENZA "GLORIA"

Crisi, impietose pagelle della Stampa ai ministri di Berlusconi

 

ROMA (Reuters) - Il governo Berlusconi se ne va senza gloria, almeno a leggere le pagelle davvero impietose che la Stampa dedica oggi a ogni singolo ministro. Eccole, in sintesi.

Giulio Tremonti (Economia): ha distrutto la sua credibilità.

Franco Frattini (Esteri): la sua Italia non è più nemmeno una potenza intermedia.

Roberto Maroni (Interni): pessimi rapporti con i sindacati, l'opposizione l'ha spesso appoggiato perché era una spina nel fianco del Pdl.

Nitto Palma (Giustizia): non ha lasciato grandi tracce di sé. Angelino Alfano: le sue riforme sono rimaste tutte sulla carta o bocciate.

Ignazio La Russa (Difesa): il suo principale vanto i pannelli solari sui tetti delle caserme.

Umebrto Bossi (Riforme): ha perso consensi riuscendo a stento a tenere a freno la rabbia delle camicie verdi.

Paolo Romani (Sviluppo): sarà ricordato per aver continuato l'opera di difesa delle aziende di famiglia.

Maurizio Sacconi (Welfare): annunci, proclami ideologici, la criticatissima uscita sul rischio terrorismo.

Mariastella Gelmini (Istruzione): ha trasformato il ministero in un campo di battaglia.

Altero Matteoli (Infrastrutture): ha dovuto guidare un dicastero che senza soldi non può fare quasi nulla.

Raffaele Fitto (Regioni): l'unico che è riuscito a strappare una delega a Tremonti

Roberto Calderoli (Semplificazione): ha subito le ire dei comuni per i primi effetti del federalismo.

Renato Brunetta (Funzione pubblica): eccesso di zelo verbale e normativo.

Ferruccio Fazio (Sanità): nessuna riforma.

Giancarlo Galan (Beni culturali): è riuscito a litigare perv il festival di Roma e Pompei continua a crollare.

Sandro Bondi: piazza al ministero figlio ed ex marito della compagna.

Saverio Romano (Agricoltura): più noto agli uffici giudiziari che al pubblico.

Luca Zaia: le quote latte pesano ancora sulle casse pubbliche.

Annamaria Bernini (Ue): non tocca palla.

Andrea Ronchi: liberalizza i servizi pubblici locali ma l'acqua è cassata dal referendum.

Stefania Prestigiacomo (Ambiente): budget ridotto dei due terzi, buona parte destinata al dissesto idrogeologico.

Michela Brambilla (Turismo): da ricordare il suo spot sull'Italia con Berlusconi testimonial.

Giorgia Meloni (Gioventù): vaso di coccio tra due vasi di ferro, Tremonti e Sacconi.

Mara Carfagna (Pari opportunità): ricorderemo una legge (stalking), una marcia indietro sui gay e un tentativo di dimissioni rientrate.

Elio Vito (Rapporti col Parlamento): un calvario.

Gianfranco Rotondi (Attuazione del programma): del programma pochissimo è stato fatto.

Da : it.notizie.yahoo.com

domenica 13 novembre 2011

BERLUSCONI - FATTO SOLO BENE ALL'ITALIA ! - VIDEOMESSAGGIO

'Fronte comune per salvare Ue ed euro'

Il videomessaggio di Berlusconi

 

 

Ansa - 13 novembre, 21:01

 

''Da domani raddoppiero' il mio impegno in Parlamento e nelle istituzioni per rinnovare Italia non mi arrendero' finche non avro' rinnovato l'architettura dello Stato''. Lo dice Silvio Berlusconi in un videomessaggio agli italiani sottolineando come il giorno della sua discesa in campo abbia cambiato la storia dell'Italia e ricordando che i suoi governi sono stati i piu' longevi nella storia della Repubblica. ''Siamo pronti a favorire gli sforzi del presidente della Repubblica per dare subito al Paese un governo di profilo tecnico. Faremo il nostro dovere. Ma bisogna mettere da parte ogni faziosita'. E' triste vedere che un gesto responsabile e generoso'' come le dimissioni ''e' stato accolto con fischi e insulti''

L'ATTACCO DEL PDL A FINI Intanto il premier dimissionario scrive una lettera inviata a Francesco Storace al congresso della Destra spiegando che la ''fronda'' della componente finiania e' stato il ''peccato originale'' che ha minato ''il percorso di una legislatura che avrebbe dovuto essere costituente e che si e' invece incagliata nelle secche di una politica che non ci appartiene''.
 
STORACE A FINI, ADESSO DIMETTITI TU ''Berlusconi si e' dimesso, adesso fallo tu e subito. Devi rimanere disoccupato, la Camera non e' la casa di Montecarlo'': lo ha detto il segretario della Destra, Francesco Storace, al congresso del partito, a Torino, fra gli applausi dei delegati, alzatisi in piedi. ''Avevi detto quando avevi fondato il Fli e ti era stato chiesto di dimetterti da Presidente della Camera - ha continuato - che lo avresti fatto il giorno delle dimissioni di Berlusconi. Ecco - ha concluso - quel momento e' arrivato''.

LA RUSSA, ADESSO SI DIMETTE O NO? - ''Fini si dimette o no?''. A porsi la domanda e' Ignazio La Russa, ministro uscente della Difesa, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il presidente della Camera, nel momento di massima polemica con il premier, nel momento di uscita dal Pdl e della nascita di Futuro e Liberta', aveva infatti detto che si sarebbe dimesso cinque minuti dopo di lui. ''Fini si dimette o no, ora che si e' dimesso Berlusconi? - ha detto La Russa -. Ce lo fara' sapere''. Il coordinatore del Pdl e' comunque convinto che questa non sia la fine del partito, anzi, ''dimostreremo quanto valga e che l'Italia non puo' fare a meno di chi raccoglie l'area del centrodestra''.

SANTANCHE', FINI E' UN QUAQUARAQUA' - ''Fini aveva annunciato davanti agli italiani di essere pronto a dimettersi da Presidente della Camera nello stesso momento in cui Berlusconi si sarebbe dimesso da Presidente del Consiglio: e' un quaquaraqua'''. Lo dichiara Daniela Santanche', leader del Movimento per l'Italia. Il coordinatore del Lazio, Fabio Sabbatani Schiuma, comunica poi che ''l'Mpi di Roma aderisce al sit in di Riva destra, in piazza di Montecitorio, a Roma, lunedi' 14, dalle ore 15, per difendere la sovranita' popolare espressa con il voto e sara' presente con uno striscione 'Fini dimettiti'''. ''Il 24 febbraio 2011 - prosegue Schiuma - intervistato da Santoro, il Presidente della Camera Fini fece questo annuncio: ancora una promessa a vanvera, dopo la vicenda della casa a Montecarlo''.

 

 

 VIDEOMESSAGGIO DI BERLUSCONI

NAPOLITANO DA INCARICO A MONTI

Monti: 'La sfida e' il riscatto dell'Italia' Napolitano: 'E' il momento della prova'

Il capo dello Stato: 'Basta faziosita', e' il momento della prova. Governo entro una settimana'. Il professore: 'Risanare e riprendere crescita con equita' sociale'

 
 
 
 
 
Ansa - 13 novembre, 21:38
 
 
 
ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l'incarico a Mario Monti di formare il nuovo governo. L'annuncio e' stato dato dal segretario generale del Quirinale, Donato Marra. Monti ha accettato con riserva poi si e' recato a comunicare al presidente del Senato Renato Schifani, al presidente della Camera Gianfranco Fini, al presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e al presidente della Corte costituzionale Alfonso Quaranta di aver ricevuto l'incarico.
MONTI, ITALIA VINCA SFIDA DEL RISCATTO - ''Il Paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare ad essere sempre di piu' elemento di forza e non di debolezza di una Ue di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti''. Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti''Sforzi per risanare la situazione finanziaria e riprendere il pallino della crescita in un quadro di attenzione all'equita' sociale''. Sono gli obiettivi economici che si e' posto Mario Monti. ''Lo dobbiamo -ha aggiunto il presidente incaricato - ai nostri figli. Dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignita' e speranza''. ''Le consultazioni che svolgero' saranno condotte con senso dell'urgenza ma con scrupolo. Tornero' dal presidente della Repubblica quando saro' in grado di sciogliere la riserva''. ''Le voci circolate su nomi e tempi del governo sono di pura fantasia'', ha aggiunto il premier incaricato assicurando per quanto riguarda i tempi, che operera' ''con senso dell'urgenza''.

NAPOLITANO: E' IL MOMENTO DELLA PROVA - ''A tutti ho esposto oggi, riscontrando un clima riflessivo e pacato, il mio convincimento che sia nell'interesse generale del Paese sforzarsi a formare un governo con il piu' largo appoggio del Parlamento su scelte urgenti''. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ci sono misure urgenti da adottare a partire da quelle gia' ''concordate in sede europea''. Lo ha detto Napolitano. La crisi, ha aggiunto, riguarda l'Italia e l'Europa e molto dipende dall'enorme debito pubblico accumulato negli anni passati''. ''Bisogna recuperare la fiducia degli investitori e delle istituzioni europee''. ''Da domani a fine aprile scadranno 200 miliardi di buoni del Tesoro e bisognera' rinnovarli ricollocandoli sul mercato. Tutelare ora il paese da un precipitoso ricorso al voto e' un'esigenza cui tutte le forze politiche devono concorrere. Per questo affido a Mario Monti l'incarico di formare un governo aperto al sostegno e alla collaborazione sia della formazione che ha vinto le elezioni nel 2008 che quelle che si sono collocate all'opposizione''.
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 BERLUSCONI, ORGOGLIOSO DI QUANTO FATTO - Berlusconi "rivendica con orgoglio quanto siamo riusciti a fare in questi tre anni e mezzo segnati da una crisi internazionale senza precedenti nella storia": lo scrive il premier dimissionario Silvio Berlusconi in una lettera inviata oggi al segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, che sta celebrando a Torino il secondo congresso del partito. "Siamo andati avanti" nella consapevolezza che "la maggioranza voluta dagli italiani avesse il diritto e soprattutto il dovere di governare, ma alla fine in Parlamento ha prevalso la logica dei piccoli ricatti e del trasformismo che è il vizio più antico della politica italiana", scrive Berlusconi. La "fronda" della componente finiana, aggiunge Berlusconi, è stato il "peccato originale" che ha minato "il percorso di una legislatura che avrebbe dovuto essere costituente e che si è invece incagliata nelle secche di una politica che non ci appartiene".
 
Oggi e' stata una giornata di consultazioni serrate per Napolitano. Gli incontri, cominciati alle 9 con il presidente del Senato Renato Schifani e poi con il presidente della Camera Gianfranco Fini, si sono conclusi nel pomeriggio, dopo che, alle 17,15, il presidente ha incontrato la delegazione del Pdl.

ORE 19.46 - NAPOLITANO DA' INCARICO A MONTI

ORE 19.13 - BERLUSCONI, TRISTE SENTIRE FISCHI E INSULTI - ''E' triste vedere che un gesto responsabile e generoso'' come le dimissioni ''e' stato accolto con fischi e insulti''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel suo videomessaggio agli italiani.

ORE 18.47 - NAPOLITANO CONVOCA MONTI AL QUIRINALE ALLE 19
- Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine delle consultazioni, ha convocato al Quirinale il professor Mario Monti alle 19.
 

DOPO BERLUSCONI - CRONISTORIA DEL PRIMO GIORNO

Consultazioni in corso, anche da Pdl si' a Monti

Bossi: 'Lega all'opposizione'. Di Pietro: 'Giudicheremo la squadra e il programma' Monti: 'Bella giornata'. Il Qurinale: 'Non partecipiamo al toto-ministri'

 

 

Ansa - 13 novembre, 18:32

 

ROMA - Sono in corso al Quirinale le consultazioni di Napolitano per la formazione del nuovo governo, dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio. Le consultazioni, cominciate alle 9 con il presidente del Senato Renato Schifani e poi con il presidente della Camera Gianfranco Fini, si concluderanno nel pomeriggio, dopo che, alle 17,15, il presidente Napolitano avrà incontrato la delegazione del Pdl.

BERLUSCONI, ORGOGLIOSO DI QUANTO FATTO - Berlusconi "rivendica con orgoglio quanto siamo riusciti a fare in questi tre anni e mezzo segnati da una crisi internazionale senza precedenti nella storia": lo scrive il premier dimissionario Silvio Berlusconi in una lettera inviata oggi al segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, che sta celebrando a Torino il secondo congresso del partito. "Siamo andati avanti" nella consapevolezza che "la maggioranza voluta dagli italiani avesse il diritto e soprattutto il dovere di governare, ma alla fine in Parlamento ha prevalso la logica dei piccoli ricatti e del trasformismo che è il vizio più antico della politica italiana", scrive Berlusconi. La "fronda" della componente finiana, aggiunge Berlusconi, è stato il "peccato originale" che ha minato "il percorso di una legislatura che avrebbe dovuto essere costituente e che si è invece incagliata nelle secche di una politica che non ci appartiene".

Ecco la diretta della giornata:

ORE 18:15 - ALFANO, SI' A MONTI MA IN GOVERNO SOLO TECNICI - "Abbiamo manifestato al presidente Napolitano la disponbilità e il consenso dell'incarico a Mario Monti con cui ci incontreremo dopo che avrà ricevuto l'incarico per un approfondimento sul contenuto del programma e la composizione del governo". Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano.
Il governo Monti deve "escludere chi ha fatto del proprio impegno pura militanza antigovernativa": lo ha puntualizzato il segretario del Pdl Angelino Alfano riferendosi ai tecnici che faranno parte del governo Monti. "La nostra preferenza - ha ammonito - va a tecnici di equilibrio e di spessore istituzionale".
"Gli esponenti del Pdl Angelino Alfano, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto consultati da Napolitano al Quirinale esprimono "indignazione" per i "moti di piazza" che ci sono stati ieri e che hanno di fatto provocato "un'offesa" a Berlusconi. "Questo - spiega Alfano - mal si concilia" con un Governo sostenuto da forze parlamentari diverse.
Il programma del governo Monti deve, per Angelino Alfano, "consistere negli impegni assunti con l'Ue da Berlusconi: è lì che è contenuto l'impegno dell'Italia per uscire dalla crisi". Quanto alla durata del governo Monti, per il segretario del Pdl "non può essere che collegata al contenuto di quel programma". "Confidiamo in una chiusura in pochi giorni", ha concluso Alfano.

ORE 17:22 - BERSANI: DISPONIBILI A GOVERNO DI EMERGENZA TECNICO, SI' A NUOVA LEGGE ELETTORALE - "Abbiamo dato al capo dello stato la disponibilità per un governo di emergenza e di transizione che sia totalmente nuovo, a forte e autorevole caratura tecnica, che metta l'Italia in condizioni di affrontare l'emergenza": lo ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani. Il governo d'emergenza "a forte e autorevole caratura tecnica" non dovrà solo affrontare l'emergenza da un punto di vista economico, ma dovrà fare anche le riforme: quella elettorale, quella dei regolamenti di Camera e Senato e quella per la riduzione del numero dei parlamentari. Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani dopo l'incontro con il capo dello Stato.

ORE 16:39 - QUIRINALE: NON PARTECIPIAMO A TOTO-MINISTRI - "Il Quirinale non partecipa in alcun modo a qualsivoglia 'toto-ministro', considerandolo un esercizio del tutto gratuito e mette in guardia nei confronti di una confusa e arbitraria ridda di nomi di presunti candidati a cariche di governo": è quanto si sottolinea in ambienti della presidenza della Repubblica.

ORE 16:07 - GOVERNO: PROBABILE CHE LISTA MINISTRI SLITTI A DOMANI - Secondo informazioni raccolte negli ambienti parlamentari sembra probabile un leggero allungamento dei tempi previsti per la formazione del nuovo governo. E' confermata la previsione che stasera, al termine delle consultazioni in corso al Quirinale, Giorgio Napolitano conferisca l'incarico a Mario Monti. Questi, diversamente da quanto si è detto finora, potrebbe accetterebbe con riserva e, prima di consegnare la lista dei ministri procedere, domani, a proprie consultazioni delle forze politiche. Con questo cambiamento di programma sarebbe comunque mantenuto l'obbiettivo di dimostrare, in tempo per la riapertura dei mercati di domani, che in Italia è entrato in campo, e in tempi rapidissimi, un nuovo governo al posto di quello presieduto da Silvio Berlusconi. Le consultazioni del presidente incaricato sarebbero giustificate dall'intenzione di verificare la possibilità di rafforzare il sostegno parlamentare nei confronti dell'esecutivo, in vista del voto di fiducia in Parlamento. Ciò potrebbe avvenire raccogliendo alcune indicazioni e fornendo alcuni chiarimenti, quelli formulati nelle dichiarazioni dei leader politici ed emersi in alcuni colloqui del capo dello Stato nel corso delle consultazioni odierne, che si concluderanno fra qualche ora al Quirinale con le delegazioni del Pd e del Pdl. In particolare, in mattinata il leader Idv Antonio Di Pietro ha detto di essere in "fiduciosa attesa" di informazioni e chiarimenti, e anche "in imbarazzo" dovendo valutare l'atteggiamento verso il costituendo governo Monti senza conoscerne né la squadra dei ministri, né il programma né i tempi previsti per realizzarlo. E' noto che il Pdl avanza richieste della stessa natura.

ORE 13:38 - CASINI,DURI FINO A FINE LEGISLATURA - "Abbiamo espresso l'auspicio che il governo duri fino alla fine della legislatura". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini al termine della consultazione del Terzo Polo al Quirinale. "Tatticismi e furbizie non sono ammesse".

ORE 13:05 - BOSSI, NO A AMMUCCHIATA, LEGA AD OPPOSIZIONE  - "Abbiamo detto no all'ammucchiata. Sarà un'ammucchiata enorme, non hanno bisogno di noi. Staremo all'opposizione. Saremo vigili. Vedremo cosa c'é nel programma". Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale.

ORE 12:38 - VIESPOLI: DA 'COESIONE NAZIONALE' OK A MONTI E TECNICI - "Nella consapevolezza dell'eccezionalità della situazione finanziaria e politica dell'Europa e dell'Italia ho espresso al Capo dello Stato a disponibilità del gruppo 'Coesione nazionale - Grande Sud- Io Sud'' a sostenere un governo di programma composto esclusivamente da tecnici e guidato dal senatore Monti". Lo afferma il presidente del gruppo parlamentare 'Coesione nazionale-Grande sud' Pasquale Viespoli. "Al Capo dello Stato abbiamo sottoposto - sostiene Viespoli - alcune valutazioni di carattere programmatico ed in particolare la convinzione che l' abbattimento del debito e misure della crescita per il mezzogiorno siano le questioni prioritarie da affrontare con una visione d'insieme. Infatti come ho ribadito più volte dallo stesso Presidente Napolitano 'se non cresce il sud non cresce non cresce l'Italia'. Nell'agenda delle priorità riteniamo, altresì, che sia fondamentale inserire interventi a favore dei giovani per evitare quello che proprio il Prof. Monti qualche anno fa definì lò sciopero generazionalé".

ORE 12:08 - DI PIETRO, GOVERNO SIA A TEMPO, GIUDICHEREMO SQUADRA - Il governo che si sta formando "sia a tempo. Giudicheremo la squadra ed il programma". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro dopo l'incontro al Quirinale con il presidente Napolitano, ribadendo "rispetto per i cittadini che hanno votato per il referendum elettorale". "Attendiamo con fiducia che il presidente Napolitano ci indichi il nome del premier e che il caposquadra ci indichi chi è in squadra. Una squadra in cui non ci siano politici", ha aggiunto Di Pietro. Per Di Pietro "bisogna tornare al più presto alle urne. nell'emergenza attuale però è difficile avviare le procedure per votare". Da qui la richiesta dell'Idv di un governo "a tempo". Di Pietro non si illude: "ci sono sempre i parlamentari che c'erano prima", pertanto lui spera che si faccia subito una nuova legge elettorale, male che vada, sa di poter contare sul referendum. "Abbiamo spiegato a Napolitano che consideriamo la giornata di ieri come un giorno della liberazione", ha aggiunto. "Con la chiusura dell'esperienza di Berlusconi finisce un'epoca buia, di caduta morale, etica e politica''.

ORE 11:28 - BUONFIGLIO, DA FAREITALIA SI' A GOVERNO MONTI - "Fareitalia per la Costituente Popolare ritiene necessario realizzare subito l'agenda concordata dall'Italia con l'Europa ed è favorevole al conferimento dell'incarico al sen. Mario Monti con l'obiettivo di realizzare un governo di larghe intese che abbia il pieno consenso delle principali forze politiche e della coalizione che ha vinto le elezioni. Un governo composto da tecnici di alto valore con un programma definito sulla linea del rigore e dello sviluppo. L'Italia ha bisogno di riforme, non di elezioni". Lo afferma Antonio Buonfiglio in una dichiarazione nella quale rende nota la posizione espressa al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche a nome di Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia. Buonfiglio aveva lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni.

ORE 11:23 - PRI, CONSENSO SU NOME MONTI  - "I repubblicani si sono affidati al prudente giudizio del presidente Napolitano per la risoluzione della crisi, dichiarando sin d'ora il loro consenso al nome del professor Mario Monti": lo ha detto il segretario del Pri Francesco Nucara dopo aver incontrato il presidente Napolitano nell'ambito delle consultazioni sulla crisi. Nucara ha ricordato che, con un suo editoriale su 'La voce repubblicana' del 3 novembre, aveva proposto Monti.

ORE 11:15 - LIB-DEM E REP.,INCONDIZIONATO SOSTEGNO A MONTI - I parlamentari liberali-repubblicani Giorgio La Malfa, Italo Tanoni e Daniela Melchiorre hanno assicurato a Napolitano che daranno "incondizionato sostegno a Mario Monti", la Melchiorre racconta di averlo proposto loro al presidente della Repubblica "come la persona più idonea per sostenere il governo in questa fase, visti anche gli incarichi prestigiosi ricoperti sinora". La Melchiorre definisce anche il governo Berlusconi come "responsabile di aver precipitato l'Italia nell'instabilità politica".

ORE 11:05 - CICCHITTO: O C'E' RISPETTO O GOVERNO MONTI NON DECOLLA - "Deve esserci un rapporto fra il clima generale esistente nel Paese e a livello politico parlamentare e la possibilità di dar vita ad un governo di transizione che non sia un inciucio ma un impegno per l'emergenza economica con un conseguente calo di tensione nello scontro tra le forze politiche". Lo chiede il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che, in una lunga dichiarazione, in sostanza, avverte: o c'é rispetto verso il Pdl o il governo Monti "non decolla".

ORE 11:04 - APPLAUSI PER MONTI A SUO ARRIVO A SENATO, AUGURI PRESIDENTE - Breve passeggiata da Sant'Ivo alla Sapienza, dove ha partecipato alla messa insieme alla moglie per Mario Monti, che è stato accolto da un applauso al suo ingresso a Palazzo Giustiniani. Uscendo dalla piccola chiesa nel centro di Roma il professore é stato 'accerchiato' da fotografi e telecamere. Gentile e sorridente, come sempre, ha accettato di buon grado di lasciarsi fotografare insieme alla signora Elsa, poi piano rivolto alla scorta si chiede "ma dopo questo finisce?". Fuori dalla chiesa c'é chi li chiede come sta e lui risponde "benissimo". E una signora gli ha anche urlato "auguri Presidente" e lui con un cenno del capo ha ringraziato.

ORE 10:46 - MPA, PRONTI A SOSTENERE MONTI
- I parlamentari del Mpa Carmelo Lo Monte e Giovanni Pistorio hanno espresso al capo dello Stato "convinto apprezzamento per la sua azione in questo delicatissimo momento" e si sono detti "pronti a sostenere il governo Monti". "Nell'agenda del governo, però - afferma Pistorio - si dovrà fare attenzione ai temi della coesione nazionale e dell'equità sociale e territoriale".

ORE 10:40 - THALER (SVP), DIFENDERE AUTONOMIE E FED. FISCALE - Al presidente Napolitano "abbiamo espresso le nostre posizioni, rinnovando la necessità di una particolare attenzione del governo alle autonomie ed alle minoranze linguistiche, che vanno difese": lo ha detto Helga Thaler Ausserhofer dopo aver incontrato al Quirinale il presidente Giorgio Napolitano nell'ambito delle consultazioni. Thaler, che ha insolitamente parlato ai cronisti in tedesco, di ha ribadito la necessità di "proseguire il cammino del federalismo fiscale".

ORE 10:38 - SVP, BENE NAPOLITANO NO A ELEZIONI - I parlamentari della Svp Olga Thaler e Siegfried Brugger, dopo il colloquio con Napolitano, affermano di condividere l'iniziativa del presidente della Repubblica di conferire l'incarico "ad una figura autorevole e competente" per tirare fuori l'Italia dalla crisi e definiscono "drammatica" l'ipotesi di andare ad elezioni anticipate. "E' chiaro - sottolinea Brugger - che valuteremo provvedimento per provvedimento e attenderemo le dichiarazioni programmatiche per dare la fiducia al nuovo governo". Finita questa fase "si dovrà tornare a fare politica seria".

ORE 10:12 - MONTI LASCIA L'ALBERGO: 'CHE BELLA GIORNATA' - Mario Monti ha da poco lasciato il suo albergo nel centro di Roma. Ai cronisti che provano a chiederli se sia emozionato per il probabile incarico che riceverà questa sera dal presidente della Repubblica per formare il nuovo governo l'economista si limita a rispondere: "Avete visto che bella giornata?". Il professore, lasciando l'albergo con la moglie, si è diretto in una chiesa del centro per partecipare alla messa.

ORE 10:27 - U.VALDOTAINE, BENE INIZIATIVA DI NAPOLITANO - I parlamentari dell'Union Valdotaine sostengono "la complessa iniziativa" portata avanti dal capo dello Stato perché ora "andare ad elezioni anticipate avrebbe significato sprofondare il paese in un clima insostenibile". Rolando Nicco e Antonio Fasson, ascoltati da Giorgio Napolitano, chiedono che nel programma del nuovo governo ci sia attenzione anche al tema delle autonomie. "Perché - sottolinea Fasson - lo stesso Napolitano ha detto che la Valle d'Aosta ha prodotto soluzioni amministrative importanti e ha sempre puntato all'unità".

ORE 10 - CONCLUSO INCONTRO NAPOLITANO-FINI - Si è concluso al Quirinale l'incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il presidente della Camera Gianfranco Fini. Neppure Fini ha rilasciato dichiarazioni. Si è limitato a dire ai cronisti "Buona domenica di lavoro".

ORE 9:34 - CONCLUSO INCONTRO NAPOLITANO-SCHIFANI - Si è concluso al Quirinale l'incontro tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il presidente del Senato, Renato Schifani. Schifani non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. Si è limitato a dire: "Buongiorno e buona domenica". Ora è in calendario l'incontro con il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

 

BERLUSCONI - ARTICOLO SU "LE MONDE"

Il quotidiano francese commenta l'«uscita» del premier italiano

Le Monde: «Berlusconi: il bilancio
del governo presidente uscente è misero»

Scrive il quotidiano: La sua «impotenza» figlia del conflitto di interessi. 

E si chiede «quanto durerà l' impronta culturale del Berlusconismo»

 

MILANO - Dopo «anni di regno» scrive l'autorevole quotidiano francese Le Monde, «Silvio Berlusconi lascia l'Italia come l'ha trovata». Come a dire, nessun significativo cambiamento, nessuna riforma importante, nessuna svolta (a parte quelle relative ai suoi affari e ai suoi processi). E questo, spiega Le Monde, a causa del «conflitto di interessi».

RESPONSABILITA' -Nell'articolo, in evidenza nell'edizione online, Le Monde parla degli accenni fatti martedì scorso da Berlusconi ai temi della «responsabilità» e della «coscienza». Accenni, commenta Le Monde, «troppo tardivi e troppo rari». «Dopo quasi dieci anni di regno nel corso degli ultimi diciassette anni, Berlusconi lascia l'Italia più o meno nello stato in cui l'ha trovata quando è andato al governo per la prima volta nel 1994. Per quanto riguarda invece le sue fortune personali e la sorte dei suoi processi, tutto va meglio di allora». Il «bilancio del presidente uscente», incalza il quotidiano, «è misero. Non è riuscito a effettuare la rivoluzione liberale che aveva promesso. Le tasse, che voleva ridurre, sono aumentate, almeno per quelli che le pagano. La frattura tra il nord, ricco e dinamico, e il sud, povero e assistito, è aumentata. Lo Stato, inefficace, resta frazionato in regioni, province, comuni, con competenze inestricabili. L'esecutivo, sotto la costante pressione del parlamento, è sempre molto debole. La televisione pubblica è sempre nelle mani dei partiti e la crescita continua a stagnare».

IMPOTENZA - Ma perché, si chiede Le Monde, un presidente del Consiglio che ha avuto tanta «popolarità» e ha disposto di «mezzi finanziari e mediatici» mai visti prima non è riuscito a fare (quasi) nulla? «Questa impotenza ha una spiegazione: il conflitto di interessi. Silvio, l'uomo d'affari, ha considerevolmente ridotto il margine di manovra di Berlusconi il presidente del Consiglio».

GLI ALTRI GIORNALI - Ma sono numerose le testate internazionali che «salutano» il premier italiano: «Adesso, Silvio Berlusconi se ne può andare» titola El Pais. Per il quotidiano spagnolo siamo alla fine dell'era Berlusconi e col voto ieri del senato e oggi della camera l'Italia volta pagina. Dimettendosi, dice il quotidiano spagnolo «per una volta con una certa sensatezza» Berlusconi mette fine a «diciassette anni di eccentrica presenza nella vita politica italiana». A succedergli, continua il quotidiano, sarà probabilmente Mario Monti, «un uomo integro» e candidato più autorevole «a formare un governo di ampio consenso». Sempre in Spagna, El Mundo titola sull'incontro Berlusconi-Monti, che «si riuniscono per affrontare la formazione del nuovo governo». Commentando la prevedibile fine del governo Berlusconi, il Washington Post evoca l'eredità di un «politico playboy» e osserva con ironia che in Italia in pochi mesi sono cambiate le parole chiave: mesi fa non si parlava che di «bunga bunga»; adesso gli italiani sembrano ossessionati dalla parola «spread». Nell'articolo il quotidiano americano osserva come la sua «lunga sopravvivenza al vertice della politica italiana ha diviso la nazione e stupefatto il mondo».

Da : www.corriere.it - 12 novembre 2011